Sport per tutti: tra calcio, rugby, basket e tennis sorridono oltre 500 bambini

Al San Giuseppe 23 classi della scuola Pezzani. Poggioli: «Un’esperienza positiva»

Paolo Borella
|6 mesi fa
Una classe della Pezzani che ha aderito alla giornata- © Libertà/Claudio Cavalli
Una classe della Pezzani che ha aderito alla giornata- © Libertà/Claudio Cavalli
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Calcio, tennis, rugby, basket e non solo. Più di 500 bambini di 23 classi della scuola elementare Pezzani sul campo del San Giuseppe Calcio per “Lo sport per tutti”, un’occasione per cimentarsi in varie discipline sportive in modo sano.
La mattinata di sabato come una sorta di festa di fine anno scolastico, tra sole, sport e divertimento: ore da recuperare ma non fra i banchi, per la soddisfazione degli alunni e anche delle loro maestre. Coordinate dalla insegnante referente per l’attività motoria, Elena Ferrari.
Tutto grazie all’ok della scuola Pezzani, con il suo dirigente scolastico Antonio Furnari: «Abbiamo trasformato questa opportunità in una bella occasione per sport e inclusione. Eravamo soliti ospitare questa giornata alla Raffalda, con le società sportive che ci hanno aiutato nel corso degli anni: Nino Bixio per il tennis, Piacenza Rugby, Bakery Basket, Piace Volley e ovviamente San Giuseppe per il calcio. Grazie a loro, abbiamo potuto spostarci in questa bellissima struttura, più adatta al numero di studenti partecipanti».
Una campanella e la voce dagli autoparlanti a scandire la rotazione fra le varie postazioni, subito “invase” dai bambini entusiasti di provare attività nuove. Un sorriso che è passato subito anche ai volontari, compresi i ragazzi classe 2010 del San Giuseppe che sono stati di supporto ai tecnici dei diversi sport e del maestro Vecoli nella zona dedicata agli esercizi di coordinazione atletica.
«Questo dovrebbe essere lo sport – ricorda Angela Poggioli, vicepresidente del San Giuseppe Calcio – e da parte nostra ci proviamo a partire dallo slogan: “I giovani al primo posto”. Vedere questi ragazzini che possono girare per il campo liberi e appassionati, riempie davvero il cuore. Lo sport è soprattutto condivisione: delle giornate belle ma anche di quelle più difficili, un modo per stare insieme e imparare anche ad accettare le sconfitte. E queste collaborazioni fra scuole e società sportive dovrebbero essere la normalità, i campi da calcio possono essere aperti anche per altre attività».