Qualità della vita, Piacenza sale al 32esimo posto
Nella classifica di Italia Oggi nel 2025 la provincia ha riconquistato 14 posizioni. Bene la sicurezza, male il turismo. Milano, Bolzano e Bologna sul podio
Redazione Online
|2 settimane fa

Piacenza fa passi avanti nella qualità della vita: nel 2025 è risalita di 14 posizioni rispetto all'anno passato, dal 46esimo al 32esimo posto. E’ il verdetto della tradizionale graduatoria delle 107 province italiane redatta dal quotidiano economico Italia Oggi, che vede Milano conquistare la prima piazza, seguita da Bolzano e Bologna. In Emilia-Romagna oltre a Bologna sul podio, si registra il nono posto di Parma e il decimo di Reggio Emilia; fanno meglio di Piacenza anche Modena (11esima), Rimini (12esima), Forlì (13esima), e Ravenna (14esima).
Al punteggio concorrono nove dimensioni d’analisi: affari e lavoro, ambiente, istruzione e formazione, popolazione, reati e sicurezza, reddito e ricchezza, sicurezza sociale, sistema salute, turismo intrattenimento e cultura. Piacenza risulta sesta in Italia nel campo della sicurezza, 95esima per il turismo. Ci collochiamo inoltre al 37esimo per ambiente, al 44esimo per istruzione, al 17esimo per affari e lavoro, al 30esimo per la popolazione, al 31esimo per quanto riguarda il reddito, al 57esimo in relazione alla salute, al sesto per la sicurezza (48 posizioni in più rispetto al 2024) e al 95esimo per il turismo dove perdiamo sette posizioni.
Milano conquista nuovamente il primo posto, con ottimi risultati nella dotazione di servizi, reddito, gestione delle infrastrutture, vitalità del tessuto produttivo, seguita da Bolzano e Bologna, nell'Indagine realizzata da ItaliaOggi e Ital Communications, in collaborazione con l'Università Sapienza di Roma, report giunto alla 27ª edizione. Rispetto alla classifica dello scorso anno, per Milano e Bolzano si tratta di una conferma, migliora Bologna che sale di una posizione. Due passi indietro, invece, per Monza e Brianza mentre si segnala un significativo avanzamento in graduatoria di Rimini e Ascoli Piceno, rispettivamente al 12° e 15° posto, con oltre venti posizioni guadagnate rispetto al 2024. Ancora in fondo alla classifica Caltanissetta (107ª), preceduta da Crotone (106ª), che scende di cinque posizioni in un anno e Reggio Calabria (105ª), che invece conquista un posto. Da rilevare, in negativo, Foggia, che passa dalla 93ª alla 104ª postazione in classifica, Pordenone dalla 9ª alla 23ª e Gorizia dalla 26ª alla 52ª.
L'indagine conferma anche per il 2025 la frattura esistente tra il Centro-Nord e l'Italia meridionale e insulare. Nelle regioni del Mezzogiorno, inoltre, restano significative aree di disagio sociale e personale. La qualità della vita nelle province del Nord-Ovest risulta in leggero arretramento (19 province su 25 sono nei due gruppi di testa - qualità buona e accettabile - 2 in meno rispetto alla passata edizione). Una situazione opposta caratterizza il Nord-Est, mentre nell'Italia centrale si registra un lieve miglioramento. Per le province dell'Italia meridionale e insulare, soltanto L'Aquila si classifica nel gruppo 2 (qualità della vita accettabile), contro le due (Pescara e Teramo) censite lo scorso anno.

