«Cortemaggiore può diventare patrimonio dell’umanità Unesco»
Il presidente del circolo La Ginestra rilancia l’idea dell’investitura dell’agenzia Onu per la “città ideale” dei Pallavicino nel ‘500
Valentina Paderni
July 5, 2025|2 giorni fa

Torna l'ipotesi di Cortemaggiore patrimonio dell'umanità
«C'è da allenare lo sguardo ad osservare la provincia nel suo ruolo complessivo. Non si può concentrare l'interesse su Piacenza e Bobbio, la promozione della piacentinità passa anche per altro».
E' l'idea di Gianni Marieschi, presidente del circolo culturale 'La ginestra' che torna a rilanciare quello che da decenni è un suo sogno: candidare Cortemaggiore e le Terre Pallavicine a diventare patrimonio dell'umanità quale sito dichiarato dall'Unesco.
L'iter non è semplice e non è breve. Ma Marieschi ha la costanza di buttare il sasso (i tentativi fatti sono già tanti e puntualmente a distanza di anni ci riprova), nella speranza che qualcuno possa raccogliere la sua proposta.
D'altra parte se Mantova quale città ideale creata dai Gonzaga e i portici di Bologna rientrano nella lista mondiale dei luoghi che rappresentano delle particolarità di eccezionale importanza da un punto di vista culturale, perché - parafrasando la provocazione di Marieschi - non dovrebbe rientrarci pure Cortemaggiore quale cittadella sognata, voluta e progettata con una precisa struttura geometrica urbanistica dai Pallavicino che si sono affidati ai migliori operatori del tempo per arricchirla di quelle opere di cui possiamo godere ancora oggi?