Brugneto: si alla trasparenza per i comitati piacentini da parte del difensore civico ligure
Lo rende noto l’Associazione residenti ed utenti SS45 e per la tutela della Valtrebbia
Redazione Online
8 maggio 2025|7 giorni fa

«Con una comunicazione pervenuta oggi il Difensore civico della Regione Liguria ha disposto che la stessa amministrazione regionale consenta il diritto di accesso agli atti relativi al rinnovo della concessione delle acque del Brugneto».
Lo rende noto l’Associazione residenti ed utenti SS45 e per la tutela della Valtrebbia con un comunicato stampa, che prosegue: «La relativa istanza, inoltrata nel febbraio scorso dall’associazione piacentina, unitamente al Comitato Difesa Valtrebbia e Comitato No Tube, con l’assistenza dell’avv. Umberto Fantigrossi, era stata in un primo tempo negata dalla Regione a fronte dell’opposizione manifestata dalla Società Ireti spa (posseduta da Iren spa) e l’accesso posticipato al termine del procedimento. In questo modo impedendo alle stesse associazioni di partecipare a questo iter e far presente le ragioni del versante piacentino. Il tutto nell’ambito di una più articolata strategia per far cessare l’uso incontrollato delle acque destinate a fluire nel Trebbia e quindi nel Po, con un gestore di fatto privo di concessione e la sola debole salvaguardia di accordi annuali stabiliti in sede politica e al di fuori delle precise garanzie poste dal codice dell’ambiente a tutela di tutti gli interessi pubblici e privati in gioco. Nel provvedimento del difensore civico le ragioni della parte piacentina sono pienamente accolte, sulla base del riconoscimento del "genuino interesse sotteso all’istanza, riguardando le informazioni richieste alla tutela dell’ambiente e della salute della collettività" e con ampi richiami alla normativa e giurisprudenza comunitarie in materia di acque e di trasparenza in campo ambientale».
Lo rende noto l’Associazione residenti ed utenti SS45 e per la tutela della Valtrebbia con un comunicato stampa, che prosegue: «La relativa istanza, inoltrata nel febbraio scorso dall’associazione piacentina, unitamente al Comitato Difesa Valtrebbia e Comitato No Tube, con l’assistenza dell’avv. Umberto Fantigrossi, era stata in un primo tempo negata dalla Regione a fronte dell’opposizione manifestata dalla Società Ireti spa (posseduta da Iren spa) e l’accesso posticipato al termine del procedimento. In questo modo impedendo alle stesse associazioni di partecipare a questo iter e far presente le ragioni del versante piacentino. Il tutto nell’ambito di una più articolata strategia per far cessare l’uso incontrollato delle acque destinate a fluire nel Trebbia e quindi nel Po, con un gestore di fatto privo di concessione e la sola debole salvaguardia di accordi annuali stabiliti in sede politica e al di fuori delle precise garanzie poste dal codice dell’ambiente a tutela di tutti gli interessi pubblici e privati in gioco. Nel provvedimento del difensore civico le ragioni della parte piacentina sono pienamente accolte, sulla base del riconoscimento del "genuino interesse sotteso all’istanza, riguardando le informazioni richieste alla tutela dell’ambiente e della salute della collettività" e con ampi richiami alla normativa e giurisprudenza comunitarie in materia di acque e di trasparenza in campo ambientale».
I promotori dell’iniziativa hanno manifestato soddisfazione per la decisione del Difensore civico, spiegando che ora attendono di acquisire la documentazione «che sarà molto utile per proseguire l’impegno a favore della tutela della Valtrebbia e della sua principale risorsa naturale».