Polo idrocarburi, imprenditori pronti ad accogliere la proposta di De Micheli

25 Marzo 2015 07:15

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La rinascita di una nuova industria nazionale degli idrocarburi parte in una regione che è sede delle prime imprese di fornitura di beni e servizi strumentali alle attività del settore: oggi infatti in Emilia-Romagna si contano solo due distretti petroliferi, Ravenna e Parma-Piacenza, conosciuti in tutto il mondo.

Eppure molto è da rilanciare: nel 2013 si è registrato un livello produttivo 9 volte più basso dei picchi degli anni Ottanta. Nonostante questo calo, la Regione copre ancora circa il 25% del totale degli idrocarburi prodotti su scala nazionale, che arriva al 48% se si considera solo il gas, secondo i dati di Assomineraria.

Gli imprenditori, che lunedì hanno plaudito alla proposta del sottosegretario Paola De Micheli (quella cioè di creare un distretto di idrocarburi a Piacenza, agganciato a una nuova scuola di formazione internazionale), temono ora che l’entusiasmo venga frenato da burocrazia e normative. La richiesta è quella di fare il possibile perché le aziende non abbandonino il territorio.
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