Dieci regali per dieci paesi montani: il primo arriva da una turista
Sono arrivati stampanti, il calcio balilla, un frigo: il punto sull’iniziativa di Libertà per esaudire i desideri dei piccoli Comuni di montagna

Paola Brianti
|9 ore fa

Babbo Natale sui monti piacentini
La prima a farsi avanti dopo che Libertà ha lanciato l’appello di esaudire i desideri dei piccoli Comuni di montagna, è stata Manuela: «Abito in provincia di Cremona, come tanti "magotti" (ho imparato quest’anno questo appellativo) vengo spesso dalle vostre parti. Ho letto dell’iniziativa 10 regali per 10 paesi su Libertà, vorrei contribuire in qualche modo, nel mio piccolo. Va bene se acquisto materiali e li faccio recapitare?». Va bene, certo, ma perché lo fa? «Perché mi piacciono da matti le valli piacentine». Sembra uno spot pubblicitario e invece è tutto vero. Come svegliarsi la mattina di Santa Lucia e trovare il biscotto smangiucchiato e, di fianco, un pacchetto.
La lista di doni stilata dai ragazzi insieme con i sindaci è lunga, ma dopo poche ore è arrivata la telefonata di Giovanna Cardile, che fa l’insegnante a Gossolengo e in un libro lucido e dolorosissimo ha raccontato di come ha visto la madre morire, ammazzata da un padre crudele. Orfana di femminicidio, ha telefonato in redazione e chiesto semplicemente come poter aiutare: «Non ho nulla di quanto i Comuni chiedano, ma posso acquistare la stampante che desiderava Cerignale». Anche questo è tutto vero.
E una seconda stampante l'ha acquistata Giorgia Antaldi, preside dell'Istituto Comprensivo di Rivergaro, che non appena ha sentito che in ballo c'erano i desideri dei ragazzi non ci ha pensato su a lungo: e così anche Zerba è accontentata. «Prenderò anche le palline da tennis per Farini», aggiunge, e ci fa molto felici.
Giorgio Vecchiattini è consigliere comunale a Rivergaro e uno dei fondatori del Comitato Residenti Utenti della Statale 45 contro il maxi progetto Anas. Non importa che gli amministratori dell’alta valle si siano schierati pro Anas e contro il Comitato, tra le telefonate a Libertà è arrivata anche la sua. «Ho passato l’infanzia dai nonni materni a Roccapelago, un paesino dell’Appennino modenese che tanto somiglia a Zerba. E siccome questa è un’iniziativa pratica, voglio portare un computer lassù, proprio a Zerba».
Tra le imprese che sembravano piuttosto complicate, Coli chiedeva un frigorifero da utilizzare durante le feste estive, ma Walt Disney ha insegnato che se puoi sognarlo allora puoi farlo, ed ecco che Massimo Polledri, direttore artistico del Fol in Fest, ha chiamato dicendo: «Al frigorifero pensiamo noi». E così partecipa anche il festival itinerante che ogni anno accende un fuoco intorno cui sedersi per parlare di quella montagna che non è, non può essere, solo una cartolina in cui immaginare presepi e castagne.
C’è anche chi si è preso a cuore Marsaglia, ha un calcio balilla ed è pronto a regalarlo, ma non sapremo mai il suo nome: «No no, per carità, io sono contento così» avrebbe detto.
E allora proviamo ad andare avanti, a raccogliere altri regali che ne mancano tanti, pensando ai Sassi Neri, ossia quello strepitoso punto del Nure da cui è partita questa iniziativa che sta raccogliendo intorno a sé tanto entusiasmo: Marco Paganelli, sindaco di Farini, al margine di una conferenza stampa aveva mostrato il taccuino in cui aveva diligentemente appuntato i desideri dei ragazzi che vivono nel suo Comune, ed era venuto spontaneo pensare a come, nel 2025, ci potessero essere giovani che chiedevano una rete di protezione nuova perché, quando giocano a calcio, il pallone rotola giù nel Nure, proprio lì ai Sassi Neri. Volevano palline da tennis, un tavolo da ping pong, il sindaco li avrebbe comprati volentieri, «ma noi quassù facciamo fatica anche a trovare il personale per tenere aperto un campetto».
In un mondo in cui le periferie avevano fatto così comodo durante la pandemia e poi arrivederci senza nemmeno un grazie, è bello poter fare qualcosa di vero e giusto per le valli. E che chi ama la montagna tanto da viverci possa mettere via almeno a Natale la rabbia masticata troppo a lungo per le mani in tasca della politica. E pensare di restare oggi e anche domani, perché un domani ci sarà.
La lista aggiornata di quello che i Comuni desiderano
Ecco dunque che cosa hanno richiesto ai sindaci i ragazzi e i bambini che vivono in questi dieci Comuni.
OTTONE: due canestri da basket per sostituire i vecchi
MARSAGLIA: Il calciobalilla è arrivato, donato da un benefattore anonimo. Restano tavolini e seggiole per i bimbi, giochi vari per arredare il nuovo centro di aggregazione e attrezzature da parco giochi
PIOZZANO: abbonamenti per la corriera per chi studia in città (e, volendo sognare più un grande, un fondo per le start up)
COLI: giochi per arredare il parco, attrezzature per la cucina (ma non il frigo, donato dal direttore del Fol in Fest Massimo Polledri), tavoli in legno con sedie per gli spazi verdi, un canestro, una rete da beach volley
MORFASSO: un concerto per i giovani con un cantante famoso, o un gioco per un parco
FARINI: un calciobalilla, un tavolo da ping pong, qualche pallone, delle palline da tennis si occupa Giorgia Antaldi (e serve una rete per evitare che rotolino nel Nure)
FERRIERE: un proiettore con casse per sentirsi al cinema
VERNASCA: un maxischermo, oppure un calciobalilla
ZERBA: un paio di canestri da basket. Il computer sarà donato da Giorgio Vecchiattini, la stampante da Giorgia Antaldi
CERIGNALE: un computer portatile per il nuovo spazio di co-working, mentre la stampante è un desiderio realizzato, lo acquisterà Giovanna Cardile.
Le istruzioni
Come realizzare i desideri dei piccoli Comuni se potete aiutare a farlo? Contattate la redazione Provincia passando dal centralino di Libertà: 0523 393939. Oppure scrivete a [email protected]
Non possiamo accettare donazioni in denaro, ma se avete gli oggetti richiesti (i pc, però, sono attrezzature che dovrebbero essere consegnate nuove, mentre un calciobalilla va bene anche usato se in buone condizioni) oppure siete disposti ad acquistarli, ogni contributo significherebbe tantissimo per chi rappresenta il futuro della montagna piacentina.

