Ottone, il sindaco tira dritto: «Il progetto della piazza va avanti»
Federico Beccia non cede di un millimetro e risponde alle critiche di poca trasparenza: «La petizione non basta a bloccare in progetto»
Cristian Brusamonti
|1 mese fa

Il cantiere per la realizzazione della nuova piazza di Ottone
«Se bastassero duecento firme raccolte in un bar per bloccare un progetto, allora tanto vale smettere di andare alle elezioni e di avere giunte e maggioranze: il progetto di piazza della Vittoria continuerà così com’è, seguendo il mandato che i cittadini mi hanno conferito». Non cede di un millimetro il sindaco di Ottone Federico Beccia davanti alla sollevazione popolare e alle critiche di mancata condivisione del progetto di rifacimento della piazza, che dovrebbe entrare nel vivo proprio stamane: conferma che non ci sarà alcuna assemblea pubblica per illustrare il nuovo aspetto di quell’area.
Beccia ha le sue motivazioni. «Prima di tutto vorrei sapere quanti firmatari della petizioni sono effetti -vamente residenti a Ottone» dice. «Se la mettiamo su questo piano, credo che noi saremmo in grado di portare molte più firme a favore della piazza. Il fatto è che si vì ola un principio democratico: non tutto quello che si decide in Comune deve essere sottoposto al giudizio dei cittadini, non si può chiedere l’opinione di tutti. Ognuno può essere informato di quello che accade venendo in consiglio comunale, che invece è sempre deserto: non si può essere indifferenti e poi lamentarsi. Un paio di consigli fa, in un’interpellanza della minoranza sulla riprogettazione dei giardini della piazza, il consigliere Marco Boccenti ha chiesto se ci fossero progetti in corso anche su piazza della Vittoria. L’assessore Gianluca Croce gli ha risposto che il progetto c’era ma restava da definire la data di inizio del cantiere, dicendosi disposto a consegnare tutta la documentazione. Peccato che il consigliere Boccenti, in seguito, non sia mai venuto a richiederla».
Beccia spiega che nel 2024 il rifacimento della piazza era stato bloccato in vista delle elezioni «solo per rispetto, in caso fosse stato eletto un altro sindaco» ma che ora non ci saranno intoppi. «Su che base un prefetto dovrebbe dire di no ad un progetto che non ha nulla di illecito? La piazza è già cambiata nel tempo: prima era il mercato dei buoi, oggi sembra un concessionario di automobili. Vogliamo darle un minimo di vivibilità. A Ottone, invece, sembra che regni solo l’immobilismo. Si dice “la piazza è nostra” e invece è pubblica, non solo di una parte. E i cittadini hanno affidato a me, con amplissimo consenso, il compito di amministrare. Agire in modo opposto, quindi, va contro tutti i principi democratici». Insomma, non ci sarà nessuna assemblea pubblica a Ottone. «Già in passato, queste assemblee sono state solo teatro di urla, strepiti e insulti: non servirebbero a nulla perché è chiaro che c’è volontà di contestare più che di costruire» conclude Beccia. «Basta leggere i commenti sui social per capire che queste persone, comunque legate alla minoranza, sono già contrarie solo per pregiudizio. Facciamo un test: tra un mese e mezzo convocherò una riunione per illustrare il progetto del nuovo parcheggio pubblico con area camper, area di sosta e piscina a poca distanza dalla piazza: voglio proprio vedere quanti cittadini saranno presenti».
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