«Il salone monumentale del Gotico non sarà oggetto di concessione amministrativa»
In consiglio comunale la maratona sul bilancio 2026-28: dopo ventotto ore un momento di convergenza. Accolto l'emendamento di Rabuffi (ApP)

Gustavo Roccella
|4 ore fa

Il consiglio comunale oggi pomeriggio - © Libertà/Marco Grisoli
Quando sono arrivate a 28 le ore di discussione ininterrotte in consiglio comunale sul bilancio 2026-28, va segnalato un momento di convergenza bipartisan su uno dei temi più divisivi dell'ultima fase: il bando di gara unificato delle gestioni del bar sotto il Comune, del salone del Gotico e dello Iat (ufficio informazioni turistiche), che ha sede al piano terreno dello storico palazzo.
Un emendamento di Luigi Rabuffi (ApP), critico sulla scelta dell'amministrazione, ha visto l'intervento dell'assessore Christian Fiazza che ha voluto chiarire che il salone monumentale del Gotico non sarà oggetto di concessione amministrativa. «Come detto dalla sindaca Tarasconi in consiglio comunale, si tratta di un servizio di portineria per l'ingresso/uscita dei visitatori e accompagnamento alla visita del salone», ha spiegato Fiazza informando che, per rendere formale l'indicazione, si è concordata con Rabuffi una specifica correzione del suo emendamento: «Palazzo Gotico non è da dare in concessione amministrativa», questo il testo inserito nel Documento unico di programmazione (Dup) 2026-28.
Ha cantato vittoria la minoranza, definendolo un passo indietro della maggioranza nella direzione energeticamente caldeggiata in questi giorni non solo dall'opposizione, ma anche dagli esponenti del centrosinistra che hanno sollevato riserve rispetto all'affidamento in gestione a privati di uno dei luoghi "simbolici" e "identitari" di Piacenza. Rabuffi si è detto felicissimo, Jonathan Papamarenghi e Patrizia Barbieri (civica di centrodestra) hanno rivendicato alla minoranza il merito di avere fatto "riflettere" l'amministrazione su uno dei nodi più spinosi del recente dibattito politico. Al momento la maratona consiliare si direbbe vicina a tagliare il traguardo. Alla volta delle 18,30 dei 52 emendamenti ne mancano solo due da esaminare. Dopodiché toccherà alle dichiarazioni di voto finali. Con la maggioranza che, salvo sorprese, porterà a casa il risultato dell'approvazione della manovra economica
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