Striscione all’ingresso dell’A1 e 350 firme per dire no alla mafia nei cantieri
05 Marzo 2015 13:57
Appalti e legalità: uno striscione di undici metri all’ingresso dell’autostrada Piacenza Sud. Questa mattina, il sindacato degli edili della Cgil, Fillea e la Cgil di Piacenza ha fatto sentire – e vedere – la propria protesta. L’iniziativa si inserisce nel quadro della campagna Cgil che in Emilia-Romagna punta su legalità, trasparenza, sicurezza, lotta al lavoro nero legato al sistema degli appalti.
“A Piacenza abbiamo già raccolto 350 firme per l’iniziativa di legge che vuole mettere il sistema degli appalti al sicuro da infiltrazioni mafiose e rimettere al centro la dignità del lavoro – ha spiegato il segretario generale Gianluca Zilocchi, presente insieme al segretario organizzativo Ivo Bussacchini all’iniziativa svolta in contemporanea con Parma e Bologna -. Il 13 marzo – hanno anticipato – avremo in Camera del Lavoro un momento di confronto e dibattito molto importante su appalti e legalità”.
“L’Italia ha bisogno cantieri sicuri, dove sia impossibile trovare lavoratori in nero – ha detto Filippo Calandra di Fillea Cgil Piacenza – negli appalti pubblici dobbiamo dire basta alla logica delle offerte al massimo ribasso, perché dietro certe offerte è chiaro che si annidano sfruttamento e irregolarità se non, come è stato dimostrato da recenti inchieste, la mano della criminalità organizzata”.
Diversi gli automobilisti che hanno che hanno sostenuto l’iniziativa.
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