Primo atto della Süppéra d’Argint: sfida ai fornelli tra un ingegnere e un impiegato
24 Ottobre 2023 12:30
Uno ingegnere gestionale, l’altro impiegato amministrativo, ma per una sera cuochi al cospetto di una grande giuria. Si è alzato il sipario sulla trentesima edizione della Süppéra d’Argint organizzata all’Accademia della cucina piacentina. Un’iniziativa, quella sostenuta da Banca di Piacenza e Camera di commercio, che per le sue peculiarità ormai storiche, concorre a rivitalizzare ed ulteriormente valorizzare, il sistema agro-alimentare piacentino di qualità, attraverso una valenza che è culinaria, ma soprattutto culturale e di promozione del territorio. La giuria che per l’occasione era composta dal presidente Alberto Paganuzzi, dal vicepresidente Mauro Sangermani, dal giornalista Giorgio Lambri, dal membro Ais Massimiliano Marruchi e dal notissimo chef Filippo Chiappini Dattilo e dal rappresentante della Banca di Piacenza Lodovico Mazzoni, ha attentamente vagliato le ricette presentate dai concorrenti che si sono contraddistinte per la qualità e la creatività della preparazione i cui piatti sono stati ammanniti dal professore Filippo Lindi mentre il servizio dei vini è stato realizzato da Elena Dagrada di Ais.
Il giovane Cristian Donati ingegnere gestionale che lavora nella logistica si è appassionato iniziando a sperimentare da solo (vivendo per studio in un’altra città) un po’ di ricette che poi ha iniziato a condividere con gli amici. Per il primo piatto ha presentato “Paccheri alle cime di rapa, nero di seppia e ciuffi di calamari”. Per secondo il celeberrimo “Filetto alla Wellington”. Daniele Benedetti è impiegato amministrativo presso il centro fisioterapaico e poliambulatorio “Thuja” ed ha appresso l’amore per il fornelli dal padre, anche lui appassionato cuoco. Per primo ha presentato Cappellacci al nero ripieni di trota su crema di porri ed ha spiegato che per la preparazione di questo piatto ha pensato di utilizzare in base ai periodi di pesca autorizzati le trote fario della riserva di pesca di Salsominore in Val D’Aveto. Per secondo coscia d’anatra confit con indivia brasata all’arancia e zucca bertina.
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