Ruba una stola diaconale dall’auto in sosta, patteggia sei mesi
23 Giugno 2014 19:40
Ha patteggiato oggi in tribunale sei mesi di pena per furto, il diciannovenne nordafricano che ieri sera ha rubato una stola diaconale di un missionario da un’auto in sosta, e subito dopo è stato arrestato dalla polizia grazie alla segnalazione di una cittadina che lo aveva fotografato.
“Mi dispiace per quello che ho fatto – ha detto il ragazzo davanti al giudice -, non so proprio cosa mi sia preso”. In effetti il giovane, quando si è reso conto di aver sottratto un oggetto per lui senza alcun valore, l’aveva gettato via ma ormai il reato era stato commesso.
Al ragazzo il giudice ha concesso la sospensione condizionale della pena e al termine dell’udienza il diciannovenne è stato rimesso in libertà. Il fatto era avvenuto domenica sera a poche decine di metri dalla chiesa del Corpus Domini di via Conciliazione.
Notizia delle 11.15
Ruba l’abito del diacono, una residente lo fotografa: arrestato
È stato avvistato da una cittadina mentre metteva a segno il furto di un abito sacerdotale su un’auto in sosta e la donna ha avuto la prontezza di scattare una foto e avvertire la polizia: in manette è finito un marocchino 19enne, immediatamente rintracciato dalla polizia grazie alla descrizione fornita dalla testimone.
Il fatto è avvenuto ieri sera, intorno alle 20, nella zona della Farnesiana: una residente di 64 anni ha notato due ragazzi avvicinarsi a un veicolo in sosta di proprietà di un seminarista, nel tentativo di forzarlo. Senza timore li ha avvertiti che avrebbe chiamato la polizia, mettendo in fuga uno dei due giovani. L’altro invece ha ignorato il consiglio: dopo aver spaccato il finestrino del mezzo ha rubato una borsa appoggiata sul sedile e contenente una stola diaconale ed è scappato a piedi.
La 64enne è riuscita a scattargli una foto e ha avvertito la polizia. Gli agenti delle volanti son intervenuti sul posto, hanno raccolto la descrizione e individuato il soggetto poco dopo sul pubblico passeggio. All’interno della sacca che il giovane portava a tracolla è stato trovato un martello infrangivetro, utilizzato per mandare in frantumi il finestrino dell’auto. Nessuna traccia della tunica, gettata subito dopo il furto e ritrovata da una parrocchiana vicino a una chiesa. Il 19enne, con precedenti specifici, deve rispondere delle accuse di furto aggravato e danneggiamento.
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